Hanno trasformato il parcheggio dello stadio nel luogo di un incidente e la sede di via Emilia Parmense in un’aula del tribunale.
Non si sono fatti certo mancare la fantasia i volontari della Croce Bianca di Piacenza per allestire l’ormai tradizionale tregiorni del progetto “T. V. B. “ che rientra nell’ambito della flessibilità del Liceo “Gioia” svoltasi in collaborazione con l’Isii “Marconi”: incontri di sensibilizzazione e moduli sull’attività
di volontariato di Croce Bianca si sono alternati alle simulazioni di un vero processo e di un incidente stradale.
L’altra mattina nella sede della Pubblica nessuno è voluto mancare: non il giudice Giuseppe Bersani, non il Pm Antonio Rubino e neppure gli avvocati Francesca Beoni e Claudio Tagliaferri.
A loro è dunque spettato il compito di mettere in scena quella che non è stata una semplice farsa, ma un ulteriore modo per far comprendere come certe azioni e alcune “leggerezze”, fatte di disattenzione o di un bicchiere di troppo o peggio di qualche sostanza stupefacente assunta, si paghino care una volta che si è alla guida.
Così è stato anche per Massimo R. e Barbara B.: un frontale in un tardo pomeriggio qualsiasi, l’arrivo dei soccorsi e delle forze dell’ordine, il dubbio che lo scontro non si sia verificato per una semplice disattenzione.
Ecco allora che la macchina penale inizia a mettersi in moto e il risultato è il processo: «Iniziative come questa risultano fondamentali: bisogna cercare di coinvolgere i giovani attraverso progetti che puntino alla prevenzione, che è la parte più importante - ha dichiarato il giudice Bersani - basta poco per evitare quelle che sono le tragedie della strada che si ripetono ogni fine settimana ».
Concorde anche l’avvocato Rubino, che ha aggiunto: «Già lo scorso anno avevo aderito a questa iniziativa: è un contributo che cerchiamo di dare per prevenire quella che è una vera e propria strage.
Si parla di oltre200mila feriti l’anno per incidenti stradali e oltre 3mila morti e l’alcol purtroppo incide spesso». Ma la simulazione del processo di ieri è stata solo una delle tappe di questa tregiorni targata “T. V. B. “: «Il primo giorno abbiamo proposto il classico modulo “T. V. B. “ con la presentazione delle attività della Pubblica Assistenza Croce Bianca - ha spiegato il responsabile dell’area soccorso Paolo Rebecchi presente insieme al responsabile del progetto Alberto Negri - c’è stato spazio sia per la spiegazione dell’attività di volontariato Anpas, sia per una parte più scientifica affidata ai medici Giancarlo Carrara e Renzo Ruggerini che hanno spiegato i danni arrecati dall’abuso di sostanze stupefacenti, alcol e tabagismo».
Fonte: Libertà del 18/02/2013
Betty Paraboschi