Sisma: aggiornamento delle attività di Anpas Piacenza

 

Aggiornamento 29-06-2016 ore 18:30

 

Passata la prima fase di emergenza, durante la quale i soccorritori impiegano forze ed energie per assistere la popolazione, ora l’attenzione si concentra sulla gestione dei campi per l’accoglienza. Con questo scopo Paolo Rebecchi, responsabile regionale di Protezione Civile di Anpas Emila-Romagna e coordinatore del comitato di Piacenza, si è recato in centro Italia insieme a un team di volontari per valutare quali siano le necessità da affrontare nei prossimi giorni e quali siano gli sviluppi dei campi di accoglienza gestiti dall’Associazione Nazionale delle Pubbliche Assistenze. “Siamo venuti per partecipare a un briefing presso il campo gestito da Anpas Nazionale” afferma Rebecchi “È ormai evidente come la tendopoli allestita ad Amatrice debba mutare la sua disposizione. I materiali tecnici hanno già fatto spazio a nuove tende per poter garantire l’accoglienza a un numero maggiore di persone”. Il meteo rappresenta un ulteriore fonte di preoccupazione: la temperatura rigida della notte e la collocazione del campo, forzatamente allestito sul terreno, obbligheranno Anpas a trovare soluzioni per rendere più confortevole la permanenza degli sfollati. “Anche se i volontari continuano incessantemente a lavorare svolgendo ogni attività necessaria, dal soccorso sanitario sino alle attività in mensa o la pulizia” continua Rebecchi “il nostro pensiero è sempre rivolto alle persone. Vogliamo rendere questa difficile situazione il più agevole possibile alla popolazione. Il nostro compito è alleviare le criticità di questa drammatica situazione, sotto ogni aspetto”. Sensibilità dimostrata da Anpas sopratutto con le fasce di popolazione più deboli: i bambini e gli anziani. È già funzionante la tenda allestita appositamente per il gioco, dove i bambini, grazie a educatori formati, possono dimenticare o quantomeno alleviare l’incubo appena vissuto attraverso il gioco. Un’altra, di futuro allestimento, vedrà invece il coinvolgimento degli anziani con lo stesso scopo della prima.

Negli scorsi giorni le istituzioni impegnate sul sisma hanno elogiato l’organizzazione dei campi allestiti da Anpas, complimentandosi con l’associazione dei volontari per l’ottima gestione, per gli aspetti di pulizia e la particolare cura nella cucina.

 

Come previsto già nelle prime ore la quantità di generi di prima necessità è ampiamente sufficiente e nonostante i numerosi appelli rivolti continuano ad essere organizzate raccolte di alimenti e vestiti. Per questo Anpas chiede di non avviare ulteriori iniziative di questo tipo che potrebbero causare una congestione di materiale presso le tendopoli e i magazzini, mettendo in crisi non solo i volontari ma tutto il sistema di gestione di queste risorse. “Continuiamo a divulgare l’appello a non raccogliere alcun tipo di bene di prima necessità” afferma Paolo Rebecchi “Il rischio è che tutto il sistema di Protezione Civile si trovi costretto a smaltire, e quindi gettare, alimenti o indumenti che i sistemi di stoccaggio non riescono a recepire. Questa situazione è momentanea, stiamo facendo un censimento di ciò che manca presso i campi. Chi vorrà dare una mano avrà così modo di concentrare la ricerca su materiali specifici avviando raccolte mirate”.

 

Aggiornamento 28-06-2016 ore 20:30

Durante il giorno in cui si sono celebrati i primi funerali delle vittime del terremoto, le associazioni di Pubblica Assistenza di Piacenza hanno voluto partecipare al giorno di silenzio sulla stampa e sui social network, voluto dal comitato nazionale. Su nessuno dei canali di informazione utilizzati dalle Pubbliche è apparsa una foto dei servizi svolti durante la giornata, così anche il comitato provinciale non ha rilasciato il solito comunicato di aggiornamento delle attività nei luoghi del sisma. “Durante questi momenti così traumatici e difficili è importante utilizzare i social network per fare buona informazione e il sito web per rendicontare l’impegno dei volontari in un ambito così delicato” afferma Matteo Zangrandi, coordinatore della comunicazione di Anpas Piacenza “Sappiamo bene che ogni tanto si devono prendere delle pause. Il nostro silenzio è un piccolo segno di rispetto e di partecipazione al dolore che la popolazione colpita da questa calamità sta vivendo”. 

Nello stesso giorno sono rientrati a casa i volontari impegnati nel campo di Montegallo (AP), dopo aver concluso le operazioni principali di allestimento del campo e del posto medico avanzato. A sostituirli toccherà ora ai volontari di Reggio Emilia, come previsto dal programma di turnover organizzato da Anpas Nazionale che vede la turnazione dei volontari di diverse regioni e provincie. A scendere sul sisma è stato invece Paolo Rebecchi, coordinatore di Anpas Piacenza e responsabile Regionale di Protezione Civile. La sua partenza, insieme a un team del comitato, si è resa necessaria per una valutazione delle future necessità di mezzi, persone e strutture. Proprio in queste ore, grazie a un briefing con i responsabili del comitato nazionale, sono state definite le azioni da intraprendere presso il campo che Anpas ha allestito ad Amatrice. “Grazie a questo incontro abbiamo appurato quali siano le prossime problematiche da affrontare alla tendopoli. La richiesta di ulteriori risorse riguarderà Anpas Emilia-Romagna e quindi, di conseguenza, anche il nostro comitato di Piacenza” afferma Rebecchi. Al campo è arrivato anche il Presidente di Anpas Nazionale Fabrizio Pregliasco che ha elogiato i volontari impegnati sul sisma: “Un particolare ringraziamento a tutti i volontari presenti, spirito di abnegazione e immenso altruismo fanno del Movimento Anpas l'orgoglio di tutti".

 

 

26-08-2016

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Continua il lavoro dei volontari delle pubbliche assistenze del Piacentino che da due giorni stanno dando il loro contributo presso il campo gestito da Anpas Nazionale. Dopo l’intensa attività di ieri la tendopoli si può dire completamente operativa, la stessa cosa vale per il posto medico avanzato che ora può ospitare personale sanitario. Proprio oggi il presidio medico ha ricevuto la visita dell’assessore Paola Gazzolo, presente insieme al Presidente della Regione Emilia-Romagna sul luogo del terremoto per un incontro con il Presidente della Regione Umbria e il Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio. Dopo questa prima fase i ragazzi di Anpas Piacenza operativi nel campo di Montegallo dovrebbero ricevere il cambio nella mattina di domani per far rientro a Piacenza.

 

Sembra sempre più probabile la presenza invece di Paolo Rebecchi, coordinatore di Anpas Piacenza e responsabile regionale di Protezione Civile di Anpas, che nelle prossime ore potrebbe partire insieme allo staff di Piacenza per una valutazione delle risorse effettivamente necessarie sul territorio. “La nostra presenza è necessaria” afferma Rebecchi “ a causa della situazione in continua evoluzione. Sono passate poche ore dal sisma e come sempre alla prima fase di risposta immediata ne deve seguire una seconda di pianificazione delle attività e censimento delle necessità che, per causa di forza maggiore, può essere realizzata solo dopo alcuni giorni dall’evento”. Lo scopo del team di Anpas Piacenza sarà quindi quello di individuare quali strutture e mezzi potranno essere necessari nel momento in cui le istituzioni che stanno gestendo l’emergenza ne richiedano l’attivazione. Attualmente sono circa cinquanta i volontari coinvolti per l’emergenza sisma suddivisi in personale per la gestione dell’attività burocratica, coordinamento e di possibile futura attivazione per raggiungere il centro Italia.   

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